Domenico Campagna
… i falsi d’autore - Aprile 1994
Non so che cosa penserebbe Giugiaro o Pininfarina se
vedessero circolare un loro gioiello automobilistico firmato da altri stilisti
in altre parti del mondo.
Non so neppure cosa penserebbe Giotto se notasse un altro
campanile in una città diversa da Firenze, ma non riesco nemmeno ad immaginare
che cosa potrebbero divenire città forti economicamente se si dovessero
arredare sullo stile di Roma, Firenze, Parigi, Londra.
Sarebbe tutto verosimile, ma poco o niente accettabile!
Eppure, proprio nel momento in cui affiorano ben 19 opere
nuove di Van Gogh e si cerca di identificarle ai raggi X, Domenico Campagna,
poeta e pittore imitatore, allestisce una collettiva in omaggio al celebre
pittore fiammingo e a Gauguin: “Un falso d’autore” di chiara azione.
Forse una provocazione, forse un anticipo dei tempi, forse
un precorrere lo stravolgimento dei diritti di autore che internet, almeno per
quanto riguarda molta letteratura (li scrittori non si lamentano), avrebbe di li a poco stravolto letteralmente.
La gente ha mostrato molta curiosità e interesse a quelle
opere conosciute e note che erano riprodotte in maniera talmente fedele
che ci fosse stato un confronto sarebbe
stato quasi impossibile stabilire l’appartenenza. Il fruitore ha vissuto la
magia dell’attrazione propria di quando si visitano le grandi mostre e le
grandi retrospettive. Si, è sembrata proprio una magia visitare questa mostra,
senza guardie e spie sofisticate. Le firme “Vincent” e Gauguin” dominavano a
tutto campo, tanto l’autore falsario sembrava non esistere.
Una reincarnazione? No, una grande abilità di riproduzione
da lasciare meravigliati, ma pur con un grande dubbio. “A che cosa serve un
falso d’autore?” Ho avuto poche risposte. Lui, Domenico Campagna, a me noto
come poeta, afferma di essere stato attratto dalle biografie e dall’amore per
questi due miti dell’arte a tal punto da sentire il bisogno di imitarli, per
essere più vicino a loro.
Forse è la poesia che si trasforma in immagine? Ma, oltre
il dubbio, il pensiero corre al rifacimento della Cappella Sistina. Che non sia
una occasione buona per rivisitare il passato!